Le misure di Trump contro l’Europa, e soprattutto la Cina, continuano a preoccupare i partner a causa del dollaro debole. Il rialzo dei tassi di mercoledì non è servito a molto. Ma se per l’Europa, Trump sta temporeggiando, per la Cina ha già stabilito dazi per 60 miliardi di dollari. Le tariffe non sono ancora applicate, ma questo è bastato a scatenare l’irritazione cinese e soprattutto la debolezza del dollaro. Di conseguenza lo yen si è rafforzato e la Borsa di Tokyo è crollata del 4,5%.
La Cina ha invitato Trump ad un ripensamento, anche se ha tutte le carte per affrontare la guerra commerciale.
Le coppie
Intanto la coppia USD/JPY è scesa ai minimi da più di un anno, assestandosi attorno ai 105 yen. Gli analisti sconsigliano però gli short sulla coppia. Lo yen continua a soffrire, valutandosi anche sull’euro.
La coppia EUR/JPY è ai minimi da 6 mesi, quotandosi a 128,96 yen. La coppia EUR/USD invece era leggermente scesa. In mattinata perdeva il 0,3%. Ma ora segna il recupero con lo 0,25%, a quota 1,2337 dollari.
A tenere il dollaro giù, oltre ai dazi, sono le previsioni stagnanti sull’economia USA e in particolare sull’inflazione. Poi ci sono i rendimenti dei bond USA, scesi a 2,81%.