Questa è stata una settimana di passione per il mercato delle criptovalute, che nelle quotazioni CFD dei principali trader hanno visto scendere il valore. A pagare la settimana di calo è stato in particolare Ripple, che ha perso la seconda posizione a vantaggio di Ethereum per quel che riguarda la capitalizzazione. La moneta dei pagamenti interbancarie era più che decuplicata in soli 20 giorni, passando da 0,25 dollari a ben 3,5 dollari. Poi ha iniziato a scendere per assestarsi oggi a 2 dollari. Una quotazione prevista per aprile, e quindi in linea con le analisi. Resta ancora un buon affare, in quanto continuerà a crescere fino a 20 dollari per l’anno prossimo. Poco mosse le altre cripto, dopo il ridimensionamento variabile tra il 20 e il 40% subito durante le ultime due settimane. A pesare sulle cripto sono le voci contrastanti provenienti dalla Corea del Sud, dove si svolge il 20% delle transazioni. Il governo coreano sembra intenzionato ad una stretta per quel che riguarda le piattaforme di scambio per le criptovalute, considerate gonfiate. Anche se qualcuno parla di bando delle piattaforme, sembra quantomeno improbabile che il paese asiatico rinunci a questo mercato. Più semplicemente si pensa ad una regolamentazione ferrea, come quella messa in atto in Cina, per moderare le fluttuazioni.