Il dollaro è ai massimi storici dopo gli annunci di Trump e della Fed. Ieri il presidente americano ha annunciato il suo piano di riforma fiscale con una diminuzione sostanziale delle tasse alle imprese, dal 35% al 20%, e quello alle persone fisiche, dal 39,5% al 35%.
il dollaro così si rafforza nei confronti di tutte le valute, a partire dalla moneta unica. La coppia EUR/USD scende infatti a 1,1750, un pochino sopra al minimo del mese registrato ieri a 1,1717. La coppia USD/JPY invece torna sotto quota 113, sopo aver toccato i suoi massimi da due mesi toccato ieri a 113,26.
La situazione positiva del dollaro si riflette sulle obbligazioni USA, i cui rendimenti sono tornati ai livelli massimi, come non si vedeva dal 2008.
Anche gli annunci della Fed, sul piano di riduzione del bilancio e sull’aumento dei tassi di interesse sul biglietto verde, hanno spinto il dollaro su. Dopo la Yellen, anche Rosengren, presidente della Fed di Boston, ha confermato un rialzo dei tassi in arrivo, probabilmente per dicembre, così che si assisterà al terzo rialzo dell’anno. Secondo gli analisti, le informazioni sull’economia degli Stati Uniti erano state troppo pessimistiche, e la bassa inflazione suggerisce un rialzo dei tassi in linea con gli andamenti economici, per far viaggiare ancor meglio gli USA e il dollaro.