Il traguardo dei primi 100 giorni di presidenza è stato quasi raggiunto, e i mercati sembrano sempre meno affascinati da Trump, oppure si erano già assestati su alcune previsioni conseguenti alle sue intenzioni. È questa la risposta che hanno dato alcuni analisti, per spiegare la freddezza dei mercati nei confronti del suo annuncio sulla riforma fiscale. Le mosse del presidente infatti, stanno riassettando molti aspetti dei mercati, a partire dal dazio del 20% sul legname canadese, che ha fatto rivedere le posizioni sull’accordo NAFTA. Ora si vorrebbero rivedere anche gli accordi con la Corea del Sud, che andrà a smuovere gli equilibri tra dollaro e yen, con il biglietto verde che ultimamente è in ripresa rispetto alla divisa giapponese.
Probabile comunque anche che questi effetti saranno evanescenti nel tempo, con il lungo periodo che dovrebbe dimostrare come queste pressioni commerciali siano inattuabili. A Trump comunque, sembra interessare un riassestamento del dollaro contro yen e euro, per tentare la carta del rilancio delle esportazioni, con un occhio ai deficit commerciali piuttosto pesanti con la Cina, ma soprattutto con la Germania, fattore di grande contrasto tra tedeschi ed americani.
I rapporti con il Messico dovrebbero iniziare a distendersi, anche perché la convenienza, per gli USA, non è quella di mettere ulteriormente sotto pressione la divisa messicana.