Il mercato valutario sta risentendo di alcuni avvenimenti principali, tra cui la firma, da parte del premier britannico Theresa May, della notifica ufficiale di uscita dalla Comunità Europea da parte del Regno Unito, la pubblicazione dei dati sugli indici di fiducia dei consumatori USA, e il preannunciato doppio rialzo dei tassi sul dollaro, per la fine dell’anno, da parte della Federal Reserve.
La coppia EUR/USD continua a rialzarsi verso il punto di resistenza di 1,0874, con il solido supporto a 1,0493, segnato il 22 febbraio. Gli analisti vedono ancora aumenti per la coppia, che a lungo termine dovrebbe spingersi verso l’alto fino a ottobre, prima di tornare con andamenti ribassisti. La resistenza chiave viene menzionata a 1,1714.
Intanto anche la coppia GBP/USD è rialzista, ma a breve termine, in quanto gli analisti prevedono che non si riuscirà a spingere la coppia ancora più in alto in futuro, complice la Brexit. La resistenza di 1,2570 di febbraio è stata superata, con il supporto base di 1,2324. Ci si aspetta un ulteriore rialzo fino alla quotazione di 1,2771, per poi procedere verso una fase ribassista, man mano che la Brexit avanzi il suo iter burocratico. A lungo termine ci si aspetta una quotazione a 1,0520, senza inversioni di rotta previste.
La coppia USD/JPY, sempre molto osservata, continua la tendenza ribassista, scendendo oltre la resistenza di 115,62. Per quel che riguarda la resistenza oraria, ci si assesta alla quotazione di 113,57, e il trend ribassista continuerà probabilmente anche a lungo termine, con supporto base che ora si stabilisce a 96,57.