Il dollaro si è portato ai massimi da tre settimane sullo yen, stimolato dalle esternazioni della numero uno della Federal Reserve Janet Yellen e del suo vice Stanley Fischer a Jackson Hole, le quali hanno rinvigorito le aspettative di un rialzo dei tassi d’interesse Usa a breve.
Yellen ha dichiarato che le argomentazioni a favore di un rialzo del costo del denaro sono cresciute negli ultimi mesi e non ha chiuso la porta ad un ritocco già a settembre.
Ancora più ‘hawkish’ Fischer, il quale non ha escluso la possibilità un duplice rialzo entro la fine dell’anno (a settembre e dicembre), se i dati relativi al mercato del lavoro dovessero rivelarsi compatibili con tale scelta.
I futures sui tassi Usa attribuiscono ora una probabilità del 30% ad una stretta rialzista già a settembre, mentre tale ipotesi era data al 18% prima delle due esternazioni degli esponenti Fed venerdì.
Tra volumi limitati considerata la chiusura per festività della piazza londinese, il biglietto verde intorno alle 9,40 guadagna lo 0,4% sullo yen a 102,25 da 101,82 della chiusura, dopo essere salito fino a 102,39, il picco dal 9 agosto.
Sempre a Jackson Hole, il governatore di Banca del Giappone Haruiko Kuroda ha dichirato che l’istituto agirà senza esitazione, allargando ulteriormente lo stimolo monetario, se – come fanno temere i recenti cali dei prezzi al consumo – le aspettative d’inflazione dovessero disancorarsi dal percorso verso il target del 2%.
Il dollaro è in rialzo anche sull’euro, che scivola a 1,1182 dollari da 1,1195 della chiusura. L’indice del biglietto verde nei confronti delle principali controparti è in rialzo dello 0,1% circa 95,643, il massimo da circa due settimane.
Il membro dell’esecutivo Bce Benoit Coeuré al forum di Jackson Hole, organizzato ogni anno dalla Fed di Kansas City, ha sottolineato come in assenza di progressi sul fronte delle riforme da parte delle autorità politiche della zona euro, i tassi potrebbero scendere in territorio ancora più negativo, toccando effettivamente il loro limite minimo.