A seguito del ritracciamento dal massimo di un mese visto lunedì scorso, non ci sono buone notizie per quanto riguardo il dollaro. Il biglietto verde ha visto Euro e (soprattutto) Yen recuperare nelle ultime ore dopo che ieri una serie di dati macroeconomici provenienti dagli States sono apparsi contrastanti.
Ciò ha raffreddato leggermente le aspettative del mercato per un rialzo dei tassi a giugno da parte della Federal Reserve.
Comunicati ieri ieri, i dati sulla fiducia dei consumatori e sull’indice Pmi Chicago hanno deluso le attese non lasciando buoni auspici per quanto riguarda il l’indagine dell’Institute of Supply Management sul manifatturiero in arrivo nel pomeriggio di oggi, con l’eventualità di una lettura debole che potrebbe, a detta degli analisti sul Forex, assottigliare ulteriormente le possibilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed in questo giugno appena iniziato.
A sentire il gruppo di osservatori della Fed, Cme, gli investitori vedono le probabilità di un rialzo dei tassi dell’istituto centrale Usa a giugno al 22,5%, in calo se paragonato al 32% fornito da chi ha fatto le stime a inizio settimana.
L’apprezzamento della valuta nipponica, apprezzato grazie al generalizzato clima di avversione per il rischio e dai timori per l’esito del referendum sulla Brexit, avviene nel giorno in cui il premier giapponese Shinzo Abe dovrebbe ufficializzare il rinvio dell’incremento dell’Iva. Uno strategist ha affermato:
Alcuni investitori stanno aggiustando le posizioni alla luce del rinvio del rialzo dell’Iva in Giappone che viene dato per certo. Per quanto riguarda il dollaro, i dati di ieri stanno ancora esercitando pressioni e se l’indagine Ism dovesse rivelarsi al di sotto delle attese, potremmo assistere a un impatto sul cambio dollaro/yen.