I Non Farm payrolls, ossia il numero di nuovi posti di lavoro aggiunti nell’economia degli Stati Uniti nel settore non agricolo, riusciranno a salvare il dollaro USA? Con ogni probabilità, no.
Occorre dunque compredere cosa aspettarsi dal report sui Non Farm payrolls e come posizionarsi sul dollaro USA.
Nelle ultime ore gli investitori hanno venduto senza freni il dollaro sulla scia degli ultimi sviluppi che potrebbero ostacolare la Federal Reserve nel rialzare i tassi di interesse a marzo.
Il mercato è d’accordo e, sul fronte dei Non Farm payrolls, questo significa che un risultato debole potrebbe avere un effetto molto più ampio sul dollaro, piuttosto che un forte impatto ma breve.
I forex trader e non solo si attendono un’uscita debole e, se i NFP sorprenderanno al ribasso, il dollaro entrerà in performance negativa per il 2016.
Ma se i Non Farm payrolls sorprenderanno al rialzo, gli investitori guarderanno al risultato con scetticismo, ostacolando la ripresa del dollaro.
Vi è più di un motivo per cui i Non Farm payrolls in riferimento a gennaio potrebbero deludere, primo su tutti la correzione attesa sul risultato sorprendentemente positivo di dicembre.
Il consensus degli analisti parla di un rialzo dei nuovi posti di lavoro di 190.000 unità ma, in base ad altri indicatori sul mercato del lavoro statunitense, il livello di crescita potrebbe essere anche peggiore.
Il più importante è il forte calo nella componente occupazione dei dati dell’ISM.
Questa sottocomponente dell’indice non-manifatturiero ha trovato il minimo di un anno. L’ultima volta che l’indice è sceso così tanto è stata a gennaio 2015, quando la variazione occupazionale non agricola ha registrato un rallentamento da 329.000 unità a 201.000.