Forex, i trader puntano sul dollaro

Il 2015 sta per giungere al termine e i trader puntano decisamente sul rafforzamento del dollaro e sulle divergenze di politica monetaria.


Gli ultimi dati riguardanti il mercato del lavoro USA, con i Non Farm payrolls ben al di sopra delle aspettative, hanno soddisfatto i criteri di valutazione della Federal Reserve per il prossimo incremento dei tassi di interesse.

Comprare dollari statunitensi dopo una mossa così forte potrebbe essere difficile per tanti trader, ma quando un trend è guidato da notizie fondamentali che il mercato potrebbe non aver pienamente anticipato, l’adeguamento delle attese può portare a scatti veloci e aggressivi nel mercato delle valute.

Non vi sono market mover significativi sul calendario economico degli Stati Uniti questa settimana che possano diminuire la forza del report sul mercato del lavoro.

La valute da preferire negli scambi contro il dollaro statunitense sono quelle le cui banche centrali si stanno aprendo (o si sono già aperte) alla possibilità di aumentare lo stimolo di politica monetaria nei prossimi mesi.

Tra queste vi sono:

  • euro
  • dollaro canadese
  • dollaro neozelandese
  • corona norvegese
  • yuan cinese
  • rublo russo
  • rupia indonesiana.

Anche lo yen e il dollaro australiano possono essere incluse nelle valute da scegliere per posizionarsi sulla nuova forza del dollaro USA perché i recenti dati macro sono stati deboli, ma le relative banche centrali stanno limitando le aspettative del mercato su un possibile aumento dello stimolo di politica monetaria.

La posizione, sicuramente più diffusa, dati i contesti fondamentali è il sell sul cambio euro-dollaro (EUR/USD), dato che la BCE non perde occasione di alimentare l’aspettativa per un ulteriore allentamento a dicembre, mentre la Federal Reserve procede nella direzione opposta.

Il mercato del Forex seguirà con attenzione i market mover di venerdì per cercare di comprendere se l’economia sta ancora rallentando e se un’estensione del QE sarà ancora possibile.

Il presidente della BCE Mario Draghi ha in programma un intervento pubblico nella giornata di mercoledì e, come al solito, il suo riferimento alla politica dovish della banca centrale potrà contribuire a sostenere il ribasso sul cambio euro-dollaro.