Bce e Bank of Japan si danno molto da fare per sostenere l’economia dei due Continenti che rappresentano dal punto di vista economico-valutario.
Sono mesi cruciali, in cui le valute interessate (Euro e Yen) si muovono al ritmo delle decisioni prese dai vertici delle due grandi Banche. Cosa succederà nelle prossime settimane?
Così come la Banca Centrale Europea sta mettendo in atto una politica monetaria di stimolo per l’economia dell’Eurozona, la Bank of Japan continua con la sua politica espansiva, ma per il momento rimane paziente sul potenziamento della base monetaria giapponese. L’attesa delle grandi decisioni sia da parte della BCE che della BoJ spiega come mai la quotazione di EUR/JPY tenda ad oscillare lateralmente, ma tra le politiche monetarie delle due istituzioni si profila una certa divergenza.
Da un lato abbiamo Mario Draghi che si è mostrato pronto ad intervenire probabilmente già entro la fine del 2015 con QE 2 e, se necessario, con un ulteriore taglio del tasso d’interesse. Dall’altro lato, c’è l’atteggiamento più paziente di Kuroda. Ecco cosa potrebbe cambiare sul forex.
Così gli esperti:
La coppia euro-yen potrebbe risentire nel prossimo periodo della differenza tra gli atteggiamenti delle due banche centrali: se la BCE anticiperà realmente la BoJ nella sua politica monetaria di stimolo all’economia, potremmo allora assistere ad una forte discesa dell’euro sul cambio con lo yen, ma per questo ci sarà da aspettare almeno fino a dicembre. Nel frattempo, l’analisi tecnica suggerisce un possibile rimbalzo della valuta europea, pur rimanendo all’interno di un trend negativo. Grazie al ritracciamento di Fibonacci tracciato dal minimo di aprile al massimo di giugno, notiamo che la quotazione di EUR/JPY è tornata a scendere fino a toccare ieri il livello 61.8% a quota 131.77.