I dati riguardanti l’inflazione nell’Eurozona non confermano le aspettative e si rivelano peggiori del previsto. Su base mensile il dato cresce, tuttavia lo 0,2% atteso su base annuale non è arrivato.
Rimane quindi a livelli ancora molto bassi l’indice dei prezzi al consumo e riflette in questo modo una ripresa economica che in Europa stenta ad esplodere. Non va sottovalutato che riavere l’inflazione sopra lo zero implica l’aver superato il momento di deflazione che era specchio del cattivo stato di salute dell’economia del Vecchio Continente e questo è comunque un importante fattore di stimolo per un ottimismo che da troppo tempo era venuto a mancare.
Nelle prime fasi di questa giornata l’Euro ha mostrato cenni di discesa nei confronti del dollaro statunitense e delle altre principali valute e sembra voler continuare lungo un trend bearish che lo sta allontanando dalle resistenze tra quota 1,14 e 1,15 nel cambio contro il dollaro.
Sul cross EUR/JPY questa tendenza si mostra in maniera abbastanza nitida e possiamo individuare un canale di trend interessante, frutto anche del buon momento che sta attraversando la valuta nipponica. Nei giorni scorsi dominati da una generale condizione di instabilità, lo Yen ha dato ulteriore prova di essere un’importante valuta rifugio.
Due importanti obiettivi nel breve termine potrebbero essere i supporti a 135,01 e 134,66, mentre l’eventuale rottura del nostro canale riporterebbe la coppia di valute in direzione della resistenza a 136,34.
Saranno con tutta probabilità giorni contrassegnati da una volatilità consistente, oggi stesso saranno pubblicati i dati riguardanti l’inflazione negli Stati Uniti e sempre oggi è il gran giorno per la Federal Reserve.