La svalutazione del franco svizzero prosegue, toccando nella giornata di ieri la quotazione più debole da quando la Banca nazionale svizzera ha tolto il peg sul cambio euro/franco svizzero(EUR/CHF) lo scorso gennaio.
Ciò si traduce in un rallentamento dell’ansia che affliggeva i mercati nel mese appena passato.
L’Euro procede con la sua scalata contro il franco, portando il cambio euro/franco svizzero a rompere al rialzo quota 1.10.
Lo yen giapponese, un altro dei rifugi sicuri per gli investitori nel corso del sell-off mondiale guidato dalle preoccupazioni sulla Cina, ha recuperato un po’ di terreno dopo aver ceduto in questa settimana più dell’1 per cento al dollaro USA.
Tuttavia in una giornata come quella di ieri, in cui le major mostrano una certa tranquillità, sembrerebbe che il franco svizzero sia stato colpito da un taglio di scommesse da parte degli investitori a lungo termine. La rottura della resistenza psicologica a 1.1000 ha innescato una vendita pesante del franco, come ha detto Peter Rosenstreich, responsabile della strategia di mercato alla Swissquote Bank.
Con gli eventi-rischio che continuano a colpire il mercato, come ad esempio l’incertezza sulla Grecia o le preoccupazioni circa la crescita in Cina, vedremo ritorno al franco come rifugio sicuro. Tuttavia, fino a quando questo non accadrà, gli investitori continueranno con la vendita.
Nel frattempo, la BNS si riunirà per decidere sulla politica monetaria in Svizzera la prossima settimana: la notizia del recente calo del franco svizzero sarà certamente ben accolto dalla banca centrale svizzera, dato che in passato ha speso miliardi cercando di indebolire la valuta.