Si registra un nuovo deprezzamento del dollaro in confronto ad euro e yen, i quali registrano una ripresa sul mercato del Forex data dall’avversione al rischio che ha fatto seguito ai dati diffusi in Cina riguardo il settore industriale e dei servizi.
Intanto si attendono le cifre sul lavoro ad agosto 2015 negli Stati Uniti, in arrivo venerdì prossimo, e si continua a riflettere sul particolare momento che sta attraversando il Paese asiatico, ancora in una fase altamente critica dopo una seconda metà del mese scorso in cui il crollo della Borsa fece discutere sul futuro dell’economia e riguardo le mosse concrete da adottare per uscirne.
Calato nella giornata di ieri leggermente sotto quota 1,13 e anche oggi stabile su 1,124, il cambio euro-dollaro ha avuto una netta ripresa in confronto alla settimana scorsa, a favore della moneta unica europea che si rinforza su quella statunitense dopo la discesa di pochi giorni fa nei pressi di 1,11. Nonostante questo cambio di trend piuttosto importante, continuano a circolare nell’ambiente previsioni a lungo termine su quello che sarebbe uno storico raggiungimento della parità tra euro e dollaro, in vista di importanti avvenimenti come il rialzo del costo del denaro che applicherà a breve la Fed negli USA e il possibile ampliamento del programma di acquisto titoli da parte dell’Eurozona, considerando anche il tasso d’inflazione che in Europa continua ad essere pressoché nullo.
Mentre continuano i dubbi tra gli investitori che prestano attenzione al tasso di cambio euro-dollaro nel Forex, crescono in modo evidente le tensioni verso un altro tasso molto discusso nei giorni scorsi: quello tra dollaro e yen. Anche la valuta asiatica ha avuto una crescita di valore rispetto a quella statunitense, con i dati registrati ieri che parlano di un ribasso sotto 120 nel cambio (-1% complessivo), tirando in ballo una situazione di avversione al rischio piuttosto evidente per euro e yen.