L’euro mostra un calo dopo che i leader della zona europea hanno siglato l’intesa sulla Grecia mentre gli investitori ora spostano la loro attenzione oltreoceano sul possibile rialzo dei tassi di interesse della Fed proseguendo tuttavia a essere nervosi per l’incertezza del futuro della divisa unica.
A seguito di trattative durate tutta la notte, i leader della zona euro hanno costretto la Grecia a cedere molta della propria sovranità in cambio di colloqui per un nuovo bail-out, il terzo, da 86 miliardi di euro.
Ma l’intero piano è soggetto all’approvazione del Parlamento greco e il bailout prenderà corpo solo se il premier Alexis Tsipras riuscirà a rispettare la rigida tabella di marcia per approvare un pacchetto di misure impopolari.
L’euro, che sulla notizia dell’accordo si è apprezzato, ha ceduto i guadagni accumulati scambiando, attorno alle 14,30, a 1,1048 dollari, in calo dell’1% circa.
“Non è ancora fatta…non è ancora certo che il governo greco accetti le proposte”, dice Anthony Lawler, manager che investe in hedge fund a Gam a Londra.
“Le nostre aspettative sul medio termine sono per un ulteriore indebolimento dell’euro ma prepariamoci a una certa volatilità nel breve periodo”, aggiunge. “Riteniamo che la Fed alzerà i tassi prima della fine dell’anno … il che, crediamo, sosterrà il dollaro”.
Secondo gli investitori l’accordo sulla Grecia ha reso più probabile un rialzo entro l’anno dei tassi da parte della Fed, che aveva detto che avrebbe preso in considerazione la crisi ellenica nel valutare la propria politica monetaria.
Per questa ragione il dollaro si apprezza, toccando il massimo di 11 giorni nei confronti dello yen a 123,495, tradizionale valuta rifugio.