Brutte notizie per il mercato del Forex, e nello specifico per il rublo. A seguito di un inizio d’anno abbastanza incoraggiante, il quale aveva portato a un rimbalzo del 30% dopo il clamoroso crollo avvenuto nel 2014, il rublo russo è tornato nel mirino dei venditori.
Durante le ultime due settimane il tasso di cambio USD/RUB ha fatto registrare circa il 15%, passando da poco meno di 50 a 57. Da un punto di vista tecnico il recupero del dollaro americano sulla valuta russa potrebbe proseguire da qui a fine mese, con primo obiettivo identificabile intorno a 60.
In ogni caso il rublo appare molto più stabile, e meno volatile, rispetto allo scorso anno, quando in diverse occasioni arrivò a perdere diversi punti percentuali in un’unica seduta. Le misure di emergenza adottate dalla banca centrale russa per fronteggiare la grave crisi economico-finanziaria, ovvero attraverso maxi-aumenti dei tassi di interesse e operazioni di riacquisto sulle valute, hanno aiutato molto il rublo negli ultimi mesi. Ora, però, il dollaro sembra poter tornare a recitare il ruolo da protagonista nel rapporto di cambio con la divisa russa.
Oltretutto c’è da sottolineare che l’istituto monetario di Mosca ha tagliato i tassi dal 17% al 12,5% e limitato l’offerta di valuta estera disponibile tramite operazioni di riacquisto. La banca centrale russa è tornata ad accumulare dollari per ripristinare le riserve valutarie, in buona parte andate perse per evitare il tracollo più totale del rublo durante la fase peggiore della crisi. Ecco, dunque, che il cambio dollaro/rublo è tornato a salire, anche in vista di nuovi allentamenti della banca centrale russa nel breve periodo.