Sul mercato del Forex, il guadagno settimanale dell’euro nei confronti del dollaro sul cross EURUSD di quasi 400 pips è diminuito a soli 100 pips, soprattutto in virtù del report sul lavoro degli Stati Uniti.
La settimana appena trascorsa è stata segnata da numerosi capovolgimenti di fronte in virtù del susseguirsi di importanti dati macroeconomici.
Mercoledì, le parole di Draghi nei riguardi della volatilità del mercato obbligazionario e la conferma dell’impegno sul quantitative easing da parte della BCE avevano spinto in alto il cambio euro-dollaro.
Insieme poi ad alcuni dati poco convincenti sull’economia degli Stati Uniti, stavamo assistento ad un rally notevole su EURUSD, fino a colpire la resistenza a 1,1373, massimo di novembre 2013.
La coppia EURUSD ha continuato successivamente ad oscillare sopra il supporto a quota 1.1050.
Nonostante ciò, con il rallentamento del sell-off sui bund tedeschi e sul mercato obbligazionario globale, l’euro-dollaro è sceso di oltre 100 pips.
Nel contempo, gli ultimi aggiornamenti sulla questione Grecia continuano a pesare sulla moneta comune.
Ma l’evento chiave per il movimento ribassista sull’euro-dollaro è stato fornito dalla pubblicazione dei Non Farm payrolls molto più forti delle aspettative.
Con un aumento dei nuovi posti di lavoro e delle retribuzione media oraria, oltre all’amento della partecipazione alla forza lavoro, il dollaro USA ha iniziato a salire contro tutte le valute importanti nel forex trading.
Nelle ultime ore della settimana sul mercato delle valute, il supporto EURUSD è stato scambiato a 1.1076, poco più di 100 pips sopra la chiusura della scorsa settimana.
La linea critica di supporto è a quota 1.1050. Linee di supporto inferiori sono a 1.10 e a 1.0910. La resistenza continua ad essere a quota 1.1190.