Il biglietto verde statunitense come è noto sta attraversando una fase di debolezza. Tuttavia, questa fase non dovrebbe durare ancora a lungo.
A riferirlo è Pimco, società californiana attiva nell’asset management che ad oggi rimane il più grande gestore di fondi obbligazionari al mondo. Secondo quanto dichiarato da Mihir Worah, chief investment officer della divisione asset management di Pimco, se si osservano i dati storici del biglietto verde è possibile scoprire un tipico ciclo di 3-4 anni all’interno del quale la moneta americana tende a mostrare oscillazioni mediamente comprese intorno al 20-30%.
Durante l’ultimo anno il greenback si è rinvigorito del 15% contro una serie di valute, tra le quali c’è anche l’euro, ma il margine di upside nel medio-lungo periodo resta intatto. Anzi le vendite di breve periodo che stanno interessando la valuta a stelle e strisce potrebbero diventare una ghiotta opportunità per riposizionarsi long sul dollaro a prezzi più convenienti. Considerando poi che la BCE proseguirà ancora per molto tempo il programma di QE e che la FED alzerà i tassi entro fine anno, il cambio euro/dollaro potrebbe ben presto raggiungere la parità.
Gli esperti di Pimco ritengono che il dollaro si apprezzerà ancora di almeno un 5-10%, avvicinandosi alla parità con l’euro e raggiungendo quantomeno 125 sullo yen. Oggi il cambio euro/dollaro è in forte rialzo in area 1,1350 e sembra proiettato verso il breakout dei top di periodo posti in area 1,1390. Tecnicamente si può ipotizzare un approdo in area 1,15 nel breve periodo. A seguito del dato inferiore alle attese relativo alle vendite al dettaglio negli USA, il dollaro sta perdendo quota anche contro sterlina, yen, franco svizzero e valute oceaniche.