Si registra una moderata discesa per il dollaro a seguito delle elezioni tenutesi in Grecia qualche giorno fa. Elezioni che hanno portato alla storica vittoria di Syriza e alla formazione del governo Tsipras.
Nello specifico, il biglietto verde americano è sceso (di poco) in confronto alle altre valute principali nella giornata di ieri. Sorge dunque una forte preoccupazione innescata dalla vittoria del partito anti-austerity Syriza alle elezioni in Grecia di domenica che ha rallentato l’attività sui mercati.
Soffermandoci sul cross EUR/USD, esso ha guadagnato lo 0,49% a 1,1259, recuperando il livello minimo di 1,1099, il più debole dal settembre 2003.
L’euro si è stabilizzato dopo che i mercati hanno iniziato a liberarsi dalla preoccupazione per l’impegno di Syriza di rinegoziare i termini della Grecia per il piano di salvataggio internazionale da 240 miliardi di euro e di invertire molte delle misure di austerità imposte dall’Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale.
Il sentiment del mercato ha continuato ad essere sostenuto dopo che la Banca centrale europea ha presentato il programma del quantitative easing la settimana scorsa, volto a combattere il rallentamento della crescita e l’inflazione nell’eurozona.
I dati in precedenza avevano evidenziato che la fiducia delle imprese tedesche di gennaio è migliorata al più alto livello in sei mesi, alimentando le preoccupazioni per la salute della più grande economia della zona euro.
L’istituto tedesco per ricerca in economia IFO, oggi ha rivelato che il suo Business Climate Index è salito a 106,7 questo mese, sopra le previsioni a 106,3, aumentato dai 105,5 della lettura nel mese di dicembre.
L’euro è salito anche contro lo yen e il franco svizzero, con il cambio EUR/JPY aumentato dell’1,02% a 133,34 e EUR/CHF fino al 2,66% a 1,0092.