Successivamente al crollo di cinque centesimi della scorsa settimana, e in virtù delle misure di politica monetaria lanciate dalla Banca centrale europea, l’euro ha ripreso quota. La moneta unica europea vive una fase di ripresa.
Il pacchetto di stimoli della Banca centrale e le elezioni greche hanno suscitato una reazione della valuta.
Cosa è successo nelle ultime ore, a seguito delle principali notizie politiche ed economiche?
In primo luogo è necessario sottolineare quanto sta accadendo in Grecia. I bond ellenici hanno finalmente compiuto un rally. Nello specifico, la curva dei titoli di stato è diventata più ripida per le scadenze brevi, è salita nella parte finale.
Il merito è da ascrivere alla storica vittoria del partito anti-austerità Syriza alle elezioni di domenica. La salita di Tsipras cambierà le cose? Non è dato saperlo nell’immediato, ma la politica del leader è ben dettagliata e il programma mira a risollevare l’economia di Atene e dintorni.
Syriza ha ottenuto 149 seggi su 300, a un passo quindi dalla maggioranza assoluta; il partito Nuova Democrazia di Samara ha ottenuto 76 seggi, mentre il partito Alba Dorata è arrivato terzo, confermando la voglia di cambiamento dei greci. Riteniamo tuttavia poco probabile un’uscita della Grecia. Tsipras rinegozierà sicuramente il debito greco e le misure di austerità prima di approvare il prossimo pacchetto di aiuti (scadenza: 28 febbraio), mantenendo la Grecia nell’Eurozona. Le pressioni politiche dovrebbero esercitare tensioni sui titoli di stato greci nelle prossime settimane, mentre il debito ellenico dovrebbe diventare idoneo per il QE della BCE entro luglio 2015. Dopo aver toccato un nuovo minimo storico pari a 1,1098, l’EUR/USD è rimbalzato all’apertura dei mercati europei, segnalando che la coppia è finalmente pronta per una correzione rialzista di breve termine.