Sono ancora giorni neri per il rublo. Giorni che lasciano presagire che in Russia il Natale sarà in ombra per società e investitori sul mercato del Forex. Il crollo della divisa russa ha iniziato anche a fare alcune vittime.
I russi corrono ai ripari e nelle banche si formano code chilometriche per cambiare la moneta con euro e dollari. Non è un caso che numerosi gruppi di credito abbiano imposto dei limiti al cambio di valute e al prelievo di contanti. Così, in molte zone del Paese le valute occidentali sono andate esaurite e dollari ed euro vengono offerti ad un tasso di cambio molto superiore alla media stabilita dalla Banca centrale.
Nello specifico, l’euro ha raggiunto picchi di 120 rubli. Si tratta di 40 punti in più in confronto al tasso di cambio.
La caduta libera del rublo ha riacceso i meccanismi di sopravvivenza che i russi sembravano avere dimenticato negli ultimi anni di vacche grasse. Liberarsi immediatamente del rublo è la prima regola per gli investitori. Chi ha disponibilità compra appartamenti e auto di lusso, ma anche chi ha in tasca pochi soldi prende d’assalto i negozi. Le grandi reti commerciali stanno vendendo il doppio di frigoriferi, lavatrici e televisori in confronto ai numeri dello shopping natalizio dell’anno scorso. In un Paese che importa quasi tutto quello che consuma il cambio del rublo è un indicatore fondamentale, e la rapidità di riflessi è fondamentale per salvare i risparmi. In queste ore è una gara tra i commercianti che non fanno in tempo a riscrivere i cartellini, e i consumatori che cercano di portarsi a casa tutto a “prezzi vecchi”.