Metodo Sma-Rsi. Di cosa si tratta? Per scoprirlo in primo luogo è opportuno analizzare tutte e due le sigle separatamente.
Sma: questa sigla sta per Simple Mobile Average. Il concetto è espresso in maniera molto efficace dal suo nome. Si tratta, in particolar modo, di “media mobile semplice”. Questo si configura come un ingrediente essenziale al fine di riuscire a capire su quale coppia sia meglio affidarsi.
Rsi: questa sigla sta per Relative Strenght Index, e anche questo può essere considerato un indicatore piuttosto intuitivo. Dà la cifra della forza della coppia, seppur in misura relativa.
Come si ottengono?
Lo Sma viene ottenuto facendo la “media delle medie”. In altri termini si ottiene ricavando la media dei valori medi che una coppia ha fatto registrate nei dieci periodi precedenti. E’ possibile prendere in consegna anche i 30 periodi precedenti, ma in questi casi il metodo perde il suo grado precisione.
L’Rsi è invece ricavabile in una maniera ancora più facile. Molto banalmente, è necessario calcolare la media dei valori di chiusura degli ultimi periodi. Anche in questo caso è possibile selezionare tra dieci e trenta periodi, e anche in questo caso la scelta consigliata è la prima. L’essenziale è comunque mantenere la stessa “unità di misura”: lo Sma e l’Rsi devono essere ricavati prendendo in considerazione lo stesso numero di periodi.
Una volta che il trader ha ottenuto Sma e l’Rsi dovrà individuare una coppia debole e una coppia forte. Il principio è quello della “compensazione”. Dal momento che nella stragrande maggioranza dei casi l’andamento di una coppia forte è inversamente proporzionale all’andamento di una coppia debole, quando una “cede” l’altra si “rafforza”. In questo modo è come avere un’assicurazione contro le perdite.