Tra le valute riguardanti i mercati emergenti, il real brasiliano è sicuramente una delle divise che versano in condizioni gravi.
Dietro la caduta della moneta brasiliana non si cela esclusivamente la stretta monetaria avviata negli Stati Uniti, che ha scatenato imponenti uscite di capitali dal gigante sudamericano, bensì anche la crisi economica che ha visto il Brasile cadere in uno stato di forte stagnazione.
Come se non bastasse l’incertezza pre-elettorale legata all’esito delle elezioni presidenziali, che alla fine ha visto prevalere la presidente uscente Dilma Rousseff, ha aggravato la situazione.
Ma gli investitori internazionali non hanno mai apprezzato particolarmente le politiche della Rousseff e ancora oggi continuano a valutare molto negativamente il real. Il tasso di cross USDBRL è aumentato portandosi sopra la quota di 2,62, il massimo più alto toccato dal secondo trimestre di nove anni fa a oggi.
Durante gli ultimi tre mesi la moneta sudamericana ha lasciat sul terreno più del 16% nei confronti del biglietto verde. Ora, però, la banca centrale brasiliana ha scelto di intervenire con maggiore decisione direttamente sul mercato forex per frenare questa caduta. Gli esperti affermano:
Dopo aver alzato i tassi di interesse all’11,25% per contrastare l’avanzata dell’inflazione, il Banco Central do Brasil ha annunciato nuove misure in difesa del real. L’istituto monetario di Brasilia aumenterà le aste swap fino a 14mila contratti, ovvero 5mila in più rispetto al passato. Da un punto di vista prettamente monetario, le transazioni sono destinate ad aumentare fino a 700 milioni di dollari dai 450 milioni precedenti. La speranza dei vertici della banca centrale brasiliana è che ciò possa tradursi quantomeno in una maggiore stabilizzazione del cambio del real.