Il mercato del forex, non presenta particolari novità meritevoli di essere citate al fine di un’analisi approfondita. In sostanza nessun cambiamento se non per quanto riguarda il dollaro Usa che presenta una sostanziale incertezza come ben dimostrato dal chart giornaliero del FXCM Dow Jones Dollar Index, comunque sui massimi ma avaro di evidenti segnali tecnici in senso rialzista. Da monitorare con attenzione permane lo yen che, anche in scia ad azionario in indebolimento, potrebbe vivere una temporanea fase di rafforzamento paradossalmente auspicata da alcuni autorevoli rappresentanti del mondo economico nipponico che lamenterebbero di fatto come uno yen debole pesi sull’approvvigionamento di materie prime.
L’eurodollaro continua invece a confermare segnali ribassisti, per e nonostante i tentativi visti ieri di ritorno sulla soglia di 1,29, spiega dailyfx.it. Permane dunque un quadro bearish estendibile a situazioni di medio periodo se si prendono in considerazione tematiche, ma di questo avremo modo di disquisire anche in futuro, elementi quali i differenziali reali di tasso, i massimi per quello che riguarda i flussi in entrata nell’area euro e quindi i potenziali deflussi anche e soprattutto sul fronte obbligazionario, e il rafforzamento del dollaro americano viste le politiche monetarie e i cicli di mercato. Continuiamo a privilegiare invece situazioni tecniche ribassiste sulle commodities currencies.
> Il dollaro americano continua il trend di crescita
Nei mercati americani lo S&P500 è a rischio di rotture sotto i minimi di ieri che dunque potrebbero portare a nuove ed importanti sell off verso l’area 1.980/2 da cui poi assistere a ritracciamenti di breve. Sulla stessa falsa riga il Nasdaq sul livello di 4.040 punti verso le aree a 3.995 ed il Dow Jones a 17.165 punti verso 16.980 in caso di conferme di break al ribasso. Warning perciò sulle Borse con le europee che per la verità hanno già lanciato più segnali al ribasso e che, con la estrema cautela che deve caratterizzare le vendite di azionario in questo periodo storico, oggi potrebbero proseguire con il segno meno. Ebbene le vendite di Borsa, come visto, sono state copiose ma assolutamente tecniche e quindi implementabili in operatività: partendo dagli americani, il benchmark S&P500 ha messo a segno discese sotto 1.992 punti approdando sui supporti perfetti a 1.975 prima di dare luogo ad ampi ritracciamenti che possono ora interessare area 1.985/3 prima di eventuali nuove partenze al ribasso.