La settimana volge alla conclusione e sul fronte dei prezzi nel mercato forex e sviluppi indicati negli scorsi post, non si è verificato in particolare nulla di nuovo o inaspettato. Nel forex il dollaro americano rimane sempre in una posizione di forza, mentre al contrario le principali valute concorrenti come euro, yen e sterlina, hanno proseguito nel loro trend al ribasso, come si vede chiaramente dai grafici dei prezzi.
> Forex, il dollaro Usa continua a rafforzarsi
Anche nei mercati delle materie prime abbiamo assistito ad un indebolimento dell’oro e dell’argento, oltre che ad una marcata discesa del prezzo del palladio dopoc he aveva raggiunto i massimi di periodo. In contrapposizione alla discesa delle quotazioni dell’euro nel forex invece i mercati azionari Usa hanno proseguito nella loro crescita, che invece a dispetto di alcuni segnali di cedimento continuano però a rimanere sostenuti sui supporti tecnici di maggiore rilievo.
Anche se erano stati lanciati alcuni avvertimenti su possibili prese di beneficio basate soprattutto su figure di analisi tecnica presenti nei grafici delle valute nel forex indicate prima, che su base giornaliera potevano offrire degli elementi piuttosto interessanti in ottica di vendita. Non smentiamo assolutamente quelle valutazioni, sebbene dobbiamo trovarci a constatare come ancora una volta l’azionario tout court mostri estrema reticenza nel bucare i principali supporti tecnici che di fatto ancora una volta ne sostengono le quotazioni e che, anzi, consentono ingressi in posizioni rialziste da sfruttare sui ritracciamenti. Per quanto possa essere, da un punto di vista di principio, avventato ed economicamente immotivato pensare di acquistare azioni, ebbene questa appare ancora la scelta da preferire se non a palesi movimenti di prezzo in violazione di determinati livelli tecnici; violazioni che però non trovano nei dati macro piuttosto che in più ampie notizie di natura geo-politica il loro propulsore e che quindi vanno solo ad accennarsi.