Discreti i contenuti emersi ieri in tarda serata di giovedì dal Governatore della Bank of England nel suo Mansion House Speech. La novità senza alcun dubbio rilevante ha riguardato la dichiarazione per la quale l’istituto centrale britannico potrebbe alzare i tassi di interesse prima di quanto il mercato si aspetti, il che equivale a dire che il mercato non si aspetterà più, o lo farà di meno, un ritocco entro il primo trimestre del 2015 che appariva una tempistica verosimile.
Potrebbe farlo prima. Sulla falsa riga di quanto deciso dalla Reserve Bank of New Zeland mercoledì sera, le motivazioni sarebbero da ascrivere alla potenziale inflazione legata al surriscaldamento del settore immobiliare; nel contempo, e pure questo sembra copia esatta di Wheeler, spiega il report di Dailyfx si è detto che la forza della sterlina è naturalmente d’ostacolo alla vera ripresa dell’economia .
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In una sorta dunque di autolesionismo, i banchieri centrali alzano i tassi o preludono a rialzi dei tassi senza, almeno apparentemente, curarsi del fatto che una valuta che offrirà un rendimento maggiore sarà inevitabilmente destinataria di flussi di liquidità in acquisto sicuramente almeno nel breve, in un periodo storico peraltro di tassi bassissimi tra le economie sviluppate. Il cambio GbpUsd non si è fatto dunque pregare, andando a rompere i massimi a 1,6880 e portandosi fino a 1,6975 dal quale è lecito attendersi ritracciamenti di breve. L’outlook daily è dunque confermato al rialzo ed ora auspicabilmente dovremo ricercare punti di ingresso long.