Intonazione decisamente positiva negli ultimi mesi per il Rand Sudafricano che si è allontanato dai minimi toccati a inizio anno. La moneta del paese africano ha guadagnato circa il 7 per cento dai minimi toccati il 29 gennaio scorso verso euro e dollaro riportando in lieve progresso il saldo da inizio anno. Risalita dettata dalla stretta monetaria apportata dalla banca centrale sudafricana a fine gennaio e dal generale ritorno di ottimismo sulle valute dei mercati emergenti dopo il sell-off che ha caratterizzato il 2013. Il Rand aveva perso circa il 25% lo scorso anno rispetto al dollaro statunitense e un ulteriore 5% a gennaio scivolando ai minimi a 5 anni. Il cambio Dollaro/Rand si è ora riportato in area 10,4 rispetto al picco a quota 11,23 toccato lo scorso 29 gennaio. Il consensus Bloomberg vede però per la restante parte dell’anno una frenata di tale movimento di risalita del Rand con cross Usd/Zar tornare in area 10,90.
> Rand Sudafricano, tentativi di risalita dopo un pessimo 2013
A innescare il cambio di sentiment sul Rand è stata la South Africa Reserve Bank (Sarb), la banca centrale del Sudafrica, che a fine gennaio ha alzato il costo del denaro al 5,50% dal 5% a cui era fermo da metà 2012. Livello dei tassi di interesse che potrebbe salire ancora nel corso dei prossimi trimestri con il consensus che vede il costo del denaro salire di altri 100 punti base nell’arco dei prossimi 12 mesi spiega Rbs bank. La Sarb deve comunque fare i conti con il delicato contesto economico caratterizzato da debole crescita e inflazione oltre la banda di oscillazione indicata dall’istituto centrale (tra il 3 e il 6%). A frenare l’azione della Sarb c’è soprattutto il difficile contesto di crescita, con il Pil sudafricano sceso dello 0,6% annualizzato nei primi tre mesi del 2014. Si tratta del primo segno meno dal 2009. Rallentamento della crescita economica causato in buona parte dagli scioperi che hanno caratterizzato negli ultimi quattro mesi le principali miniere di platino del paese. Il ministro delle Finanze, Nhlanhla Nene, ha rimarcato che tale debolezza può andare minare i piani del governo di riduzione del deficit di bilancio, ritenendo comunque che il Paese riuscirà ad evitare una ricaduta recessiva. Christine Lagarde , direttore generale del Fondo monetario internazionale, settimana scorsa non ha nascosto la presenza di problemi per il Sudafrica invitando il Paese a “continuare il trend delle riforme al fine di garantire che la crescita ritorni alleviando alcune delle rigidità dell’economia”.