L’idea del gruppo è quella di cedere solamente quello che è ritenuto indispensabile, per arrivare all’obiettivo di incassare 3 miliardi di euro, per mantenere fede all’impegno preso con le agenzie di rating di ridurre il debito entro fine anno.
Quella di Egp sarà l’Ipo più grande di tutta Europa degli ultimi 3 anni, e calcolando che il capitale di Egp è di 5 miliardi di azioni, sul mercato potrebbero esserne immesse 1,5-1,65 miliardi, arrivando così ad un incasso di 3 miliardi di euro, dato che il prezzo minimo dovrebbe partire da 1,8-2 euro per azione.
Tuttavia una stima più reale si avrà solamente quando i global coordinator e i bookrunner sonderanno gli investitori istituzionali loro clienti.
Le previsioni di Enel sono quelle di collocare 1 miliardo di euro sui 3 complessivi al mercato retail, l’80% solo in Italia.
Per Egp la produzione di energia è in prevalenza garantita da impianti geotermici (25%) e idroelettrici(52%) e solo dal 21% da impianti eolici, per questo si tratta di una società delle rinnovabili un po’ diversa da quelle classiche.
Per questo motivo, Egp potrebbe dover scontare multipli più bassi, dato che l’energia eolica è l’unica considerata pulita al 100% ed è quella attualmente con più margine di crescita.