Gli ultimi dati non lasciano spazio all’immaginazione: 0.8% di variazione nella pressione sui prezzi, molto lontani da quel 2% che la Banca Centrale Europea dovrebbe in qualche modo salvaguardare. Il problema è strutturale, in quanto le asimmetrie di diversa natura economico-finanziaria-sociale-organizzativa-politica stanno sempre più venendo a galla. Dal punto di vista dell’inattività da parte della BCE essa continua a rifugiarsi dietro la giustificazione che le aspettative di medio periodo sull’inflazione rimangono saldamente ancorate, ma la vera motivazione per evitare di tagliare i tassi di interesse ulteriormente sta dietro al fatto che tale mossa sarebbe inutile e soprattutto inefficace (cosa che molto probabilmente sarà anche il livello attuale dei tassi di interesse, portati in quest’area con estremo ritardo rispetto a quando essi avrebbero potuto mostrare effetti concreti) senza l’implementazione di un Quantitative Easing vero e proprio, spiega Matteo Paganini di DailyFx. Non si tratta soltanto di andare a voler riallineare gli squilibri tra Paesi del sud e Paesi del nord, siamo arrivati ad un pericoloso punto di non ritorno, dove anche tassi negativi sui depositi con un’inflazione così bassa potrebbero divenire pericolosi.
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EurUsd: supporti che hanno tenuto venerdì sull’euro, che però non hanno offerto possibilità operative in quanto non ottimo il risk reward sull’area di 1.3850. Il superamento però di area 1.3885 ha fornito la possibilità di ingressi long arrivati a target. Siamo ora sopra le medie orarie, con i prezzi che potrebbero ricercare nuovamente i supporti passanti però tra 1.38 ¾ e 1.3890, area dove passano punti statici precedenti e la media a 21 a 4 ore, dove si potrebbero ipotizzare degli acquisti di moneta unica, tenendo conto che un superamento a ribasso di tale zona potrebbe portare a tentativi di approfondimento verso 1.3850 ed in estensione 1.3850, che se superato di una decina di punti potrebbe dare il la a correzioni più importanti. Una tenuta dei supporti potrebbe riportare verso 1.3915, area critica da superare per assistere a tentativi di ripartenza verso i massimi di venerdì ed in estensione 1.3950.