E’ terminata una settimana caratterizzata da una partenza con poca volatilità e da un proseguimento che ha visto la nascita di movimenti direzionali su borse e mercato valutario.
>Forex, giornata povera di spunti. Dollaro Usa alla prova Yellen
Questi i temi principali da cui partire con il punto sui mercati, prestando attenzione al fatto che oggi, in America, sarà tutto chiuso a causa del Presidents’ Day, dunque la liquidità sarà molto inferiore rispetto al solito spiega Matteo Paganini di DailyFX. Le prime sono state in grado di tornare verso livelli di massimo, con le americane allontanatesi dalle aree di supporto più importanti (come ci attendevamo ed indicavamo proprio su queste pagine) dopo che la Yellen ha affrontato il suo primi discorso pubblico alla Camera, ribadendo come la politica monetaria americana continuerà con la linea di diminuzione degli acquisti di asset a sostegno della ripresa economica, ma lasciando intendere che la situazione del mercato del lavoro non si avvicini nemmeno alla situazione di piena occupazione desiderata dalla Fed.
> Mercati emergenti, continua la pressione ribassista
Questo potrebbe portare a tentativi di risalita ulteriori sul fronte listini ed ha impattato sul dollaro americano che ha perso terreno contro euro, salito nonostante le parole della BCE che potrebbe decidere di portare i tassi sui depositi che le banche commerciali possono effettuare overnight sotto lo zero, contro la sterlina, tornata sui massimi dopo il rilascio dell’inflation report che sta confermando come lo stato della ripresa britannica sia da considerare buono e contro il dollaro australiano, che dopo il mancato taglio dei tassi ha cominciato una ripresa importante di breve periodo.