Proseguono in frazionale calo gli indici statunitensi in una seduta povera di spunti. In Europa è stata una giornata contrastata, con cali contenuti, fatta eccezione per Madrid che ha quasi l’1%. > Draghi lascia invariati i tassi di interesse
C’è un clima attendista sui desk di tutto il mondo in vista del primo discorso della neo governatrice della Fed, Janet Yellen, davanti al Congresso domani. Sono attesi delucidazioni sul processo del tapering alla luce dei dati deludenti sui non farm payrolls di gennaio. Crediamo che sarà dato rilievo al fatto che il tapering non è un processo automatico e predefinito, spiega Vincenzo Longo di Ig.
> Dollaro, da tenere sotto controllo
Intanto, il forte rialzo di venerdì delle borse Usa è stato realizzato con volumi molto bassi, segno che non molti credono in una prosecuzione del rimbalzo. Venerdì è scaduta poi la sospensione al tetto del debito (debt ceiling) e i timori degli Usa sono reali. Una conferma arriva dalle emissioni programmate per questa settimana dal Tesoro Usa, superiori ai 200 mld di dollari.
Sul fronte valutario, è stata una seduta povera di spunti. L’euro/dollaro è rimasto intorno all’area dei 1,3645 oltre il quale potrebbe allungare verso 1,37. Ci aspettiamo volatilità sul dollaro nelle prossime sedute in vista del discorso della Yellen al Congresso. È possibile che il biglietto verde possa subire degli spike ribassisti per ogni parola accomodante pronunciata dalla neo governatrice della Fed. Intanto rimane solido lo yen, che ha recuperato proprio sul dollaro Usa in scia alla debolezza dei mercati.
Sul fronte governativo, spread Btp-Bund torna a 200 punti base grazie all’ulteriore miglioramento dei titoli italiani. Il decennale si è avvicinato al 3,7%, livelli che non vedeva dal 2010, grazie anche alle tensioni che di recente hanno caratterizzato i Paesi emergenti. Se il decennale tedesco dovesse tornare al 2% è lecito attendersi una discesa dello spread a 180-170pb. Questa settimana andranno in asta Bot a 12 mesi e Btp a medio termine. Intanto il Tesoro Usa si prepara al tetto al debito con emissioni record. Questa settimana andranno in asta titoli per un ammontare superiore ai 200 miliardi di dollari, tra Tbill e Tnote.