Il mese corrente è cominciato con una chiara lettura della prima settimana di dicembre. In molti sanno che l’ultimo mese dell’anno equivale ai possibili Rally di Natale, ovvero veri e proprio rialzi dei prezzi nei mercati per via delle diverse situazioni che si possono andare a concretizzare da qui alla fine dell’anno, come nel caso dell’influenza della Fed sul mercato forex o come nelle circostanze legate all’aumento di rischio grazie alla possibile ripresa cinese. Ma le strategie economiche legate alla Cina e agli Stati Uniti d’America non sono le uniche che possono dare una spinta maggiore a tutti coloro che voglio capitalizzare ancora nell’anno corrente.
Se c’è la possibilità di un aumento di rischio da parte degli investitori per il governo cinese e per le strategie della Federal Reserve System, bisogna guardare con attenzione anche all’euro zona. Sono proprio i miglioramenti in Europa che attirano l’attenzione dei diversi mercati. Nel Vecchio Continente il territorio si divide da quelli che sono i problemi di tutta la fascia euro al Regno Unito che, invece, gode di ben altra situazione.
Sono proprio i dati provenienti da quest’ultimo paese a dare una scossa positiva in Europa, come nel caso della revisione del Prodotto interno lordo del terzo trimestre del 2013, Pil che aveva avuto una stima iniziale dello 0,8% con una notevole rivisitazione che lo ha portato all’1,5%. Ma non è tutto. Il Purchasing Managers Index del precedente mese dell’anno è aumentato di quasi due punti percentuali. Infatti si registra un PMI manifatturiero del mese di novembre da 56,5% a 58,4%. Ora il principale Istituto di credito del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, la Bank of England, ha fatto sapere che per il momento non vi saranno rialzi sui tassi d’interesse e questo dovrebbe portare l’intero territorio a delle ottime performance per tutto il mese di dicembre.
Photo Credits – PHILIPPE LOPEZ – AFP – Getty Images – 186383877