Alla fine di ogni anno non sembrano mancare le sorprese nelle diverse compravendite. L’ultimo mese di questo lungo 2013 è partito con le previsioni della prima settimana di dicembre che già facevano intuire la particolarità nel settore forex. In molti guardano con estrema attenzione i mercati in attesa di quelli che sono i Rally di Natale. Sono proprio quest’ultimi a costituire rapide impennate dei prezzi in quelli che sono i rapporti economici, innalzamento delle cifre che possono arrivare verso la fine dell’anno. Tra questi fattori si evidenzia l’influenza della Fed sul mercato forex ma non solo.
Un’altro argomento che potrebbe aumentare la tendenza al rischio prende nome di Cina e del suo settore manifatturiero. Quest’ultimo paese continua ad essere in forte crescita da diverso tempo e la manifattura suscita un forte interesse da parte dei mercati. Infatti proprio quest’ultimo campo potrebbe portare ad un chiaro e non indifferente aumento dell’attività produttiva entro e non oltre la fine del mese corrente (nonché dello stesso 2013).
A tenere in piedi questa tesi legata alla Repubblica Popolare Cinese è la pubblicazione, avvenuta all’inizio di questa settimana, degli indici PMI. Il primo è stato emanato dal HSBC e l’altro dall’esecutivo cinese. Sia il governo cinese che HSBC sono riusciti a riportare, grazie ai due rapporti, chiare letture che si attenuano alle attuali aspettative di mercato. Infatti il dato del governo cinese di ferma a 51,4 mentre quello della HSBC si ritrova ad essere in rialzo, da 50,4 a 50,8. Saranno proprio questi dati a favorire un maggior rischio da parte degli investitori.
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