Cosa sono le commodity currencies? Non è un nome astruso per creare solo confuzione tra i tanti nomi che si sentono quando si parla di finanza e strumenti finanziari. Le Commodity Currencies altro non sono che le valute che collegate al trend delle quotazioni delle commodity. Quindi monete legate agli energetici come il petrolio, ai metalli preziosi, come l’oro o l’argento, ai metalli industriali come il rame e anche agli agricoli come il grano e le carni. Questi mercati dopo un trend rialzista durato più di dieci anni, hanno evidenziato cali consistenti creando una volatilità indotta anche nelle stesse valute di riferimento, in quanto appartenenti a paesi che costruiscono buona parte del loro successo economico sulle esportazioni di commodity.
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Quali sono le commodity currencies fondamentali? Le più importanti sono il dollaro australiano, il dollaro neozelandese, il dollaro canadese e la corona norvegese. Anche se chiaramente gli scambi sono quasi sempre effettuati in dollari americani.
In aggiunta a quelle appena descritte troviamo poi le valute “esotiche” legate ai movimenti delle commodity come il rand sudafricano, il real brasiliano e il peso cileno. Nell’ultimo periodo, poi il valore di queste monete si è decisamente ridimensionato, a causa di una serie di fattori, tra cui la discesa dei prezzi di numerose commodity, ma anche le attese di riduzione del piano di quantitative easing della Fed e di maggiore apprezzamento del dollaro Usa.
Dal punto di vista macro economico, da osservare come la Cina sia stato una componente fondamentale nel settore delle commodity, ma ormai il Celeste Impero sembra disposto a modificare il suo modello di sviluppo per il futuro.