Ancora tensioni nel settore dei metalli preziosi, che secondo le previsioni degli analisti di SoGen sono ancora sotto pressioni ribassiste.
Per quanto riguarda l’oro, le attese sulle imminenti azioni della Federal Reserve e della Bank of Japan prevedono un ulteriore consolidamento del dollaro, con un successivo influsso negativo sul prezzo del metallo giallo. Gli analisti ritengono che per fine 2013 le estrazioni minerarie mondiali si attesteranno intorno a 2.900 tonnellate, in leggero aumento da 2.864 nel 2012, e in ulteriore saluta nel 2015 (2.920 tonnellate).
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Per quanto riguarda gli Excange traded Fund il metallo fisico detenuto attualmente è pari a 1.984,4 tonnellate. Gli investimenti in Etf e prodotti simili dovrebbe terminare il 2013 con un saldo negativo di 800 tonnellate, dopo il surplus di 279 tonnellate nel 2012. Le previsioni per il prossimo anno mostrano una quotazione 1.125 dollari l’oncia che per l’anno in corso erano di 1.400 per oncia, e saranno ancora in flessione a 1.100 dollari per oncia nel 2015. La performance del metallo prezioso da gennaio ad oggi e dallo scorso novembre è pari rispettivamente a -22% e -25,5%.
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Per l’altro metallo prezioso, l’argento, le stime indicano ancora un ulteriore ribasso, a seguito della forte correlazione con l’oro, anche se ma meno negative. Le quotazioni rimangono sotto pressione a causa dei deboli fondamentali e dello scarso interesse degli investitori. Le previsioni si aspettano per fine 2013 una produzione mondiale intorno a 24.800 tonnellate, in leggero aumento da 24.490 nel 2012, e in ulteriore aumento nel 2015 (25.100 tonnellate). Le stime per il prossimo 2014 indicano un prezzo 19 dollari l’oncia (da 24 nel 2013), in calo a 18 dollari nel 2015. La performance da gennaio e a 12 mesi è pari rispettivamente a -30% e -36%.