Nonostante il ritorno all’utile nel primo semestre dell’anno, il titolo Banca Popolare di Milano ha chiuso la seduta di borsa di ieri con una flessione del 2,2% a 0,3787 euro. A Piazza Affari le azioni dell’istituto di credito di Piazza Meda sono così scese sui minimi più bassi delle ultime tre settimane, toccando un bottom di periodo a 0,3742 euro. La banca popolare milanese ha comunicato i dati di bilancio relativi ai primi 6 mesi dell’anno, evidenziando un utile netto di 105,6 milioni di euro.
Nello stesso periodo del 2012 la banca aveva perso 131,3 milioni di euro. L’utile netto normalizzato si è attestato a 108,7 milioni di euro, con un miglioramento del 46,5%. I proventi operativi della banca sono aumentati dell’11,6% a 886 milioni di euro. In calo, invece, il margine di interesse: -8,6% a 415,8 milioni di euro. Sale del 38,7% il margine dei servizi a 470,1 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli indicatori di patrimonializzazione della banca, il Core Tier 1 ratio si è attestato al 7,45% a causa del rimborso integrale dei Tremonti bond. Il Core Tier 1 pro-forma è pari al 10,38%. Il presidente del Consiglio di gestione di Bpm, Andrea Bonomi, si è detto molto soddisfatto dei dati di bilancio, anche se il rilancio dell’istituto milanese dovrà superare ancora alcuni ostacoli.
Bonomi auspica una revisione della governance in tempi brevi, in modo tale da poter procedere anche con l’aumento di capitale da 500 milioni di euro. Il piano industriale 2012-2015 sarà aggiornato entro fine ottobre e conterrà quasi certamente anche le modifiche alla governance. Intanto in borsa il titolo Bpm sembra nuovamente in difficoltà, dopo aver messo a segno importanti rialzi tra inizio luglio e metà agosto. Le tensioni sui mercati dovrebbero tenere sotto pressione le quotazioni.