Pesante battuta d’arresto per le azioni Finmeccanica, che ieri hanno chiuso la seduta di borsa con un passivo del 2,52% a 3,64 euro a seguito del downgrade di Fitch. L’agenzia di rating ha tagliato il giudizio sul merito di credito del colosso della difesa controllato dal Tesoro al livello “BB+” da “BBB-“ con outlook negativo per i prossimi trimestri. A seguito di questo declassamento, Finmeccanica viene collocata da Fitch tra gli emittenti più speculativi (speculative grade) nella categoria comunemente chiamata “junk” (spazzatura).
A Piazza Affari il titolo Finmeccanica (ticker: FNC) ha chiaramente reagito male al downgrade di Fitch, toccando il minimo più basso da oltre tre mesi a 3,614 euro. Negli ultimi due mesi le azioni del gruppo di via Monte Grappa hanno perso il 25,5%. Secondo quanto dichiarato dagli esperti dell’agenzia di rating, Finmeccanica non sarà in grado di raggiungere i miglioramenti in precedenza assunti nel profilo finanziario sia in termini di deleveraging sia di generazione di cassa nel breve periodo.
Fitch sottolinea come il gruppo si trovi a operare in una condizione di mercato sfavorevole, senza contare che il piano di dismissione degli asset non strategici prosegue a rilento. Nella nota a commento del downgrade emessa da Fitch, si legge che “Finmeccanica non presenterà il previsto profilo finanziario investment gradenell’orizzonte di rating”. L’agenzia sottolinea che restano ancora importanti problemi legati alla struttura di corporate governance.
Fitch ha sottolineato che proprio la corporate governance resterà ancora un driver del rating e un problema chiave che il gruppo dovrà risolvere al più presto, nonostante siano stati fatti già alcuni passi verso un miglioramento della struttura. L’agenzia di rating non esclude che nei prossimi mesi possano esserci ancora declassamenti sul giudizio del merito di credito.