Previsioni titolo Enel dopo riforma energetica in Spagna

enelVenerdì il governo spagnolo ha approvato la riforma del settore energetico. Si tratta di un pacchetto da 4,5 miliardi di euro che prevede, tra le altre cose, anche l’aumento delle tariffe e i tagli agli incentivi. L’obiettivo dell’esecutivo iberico è l’eliminazione del deficit tariffario nel settore energetico, che ormai era diventato insostenibile. La riforma ha un impatto importante anche su Enel, che ha una presenza ben radicata in Spagna grazie soprattutto alla controllata Endesa. Credit Suisse ha quindi deciso di aggiornare il giudizio sulle utility esposte sul mercato spagnolo.

La banca d’affari svizzera ha tagliato il target price di Enel a 2,3 euro dalla precedente valutazione di 2,5 euro. Il rating è stato confermato a “underperform”, ovvero farà peggio del mercato. Ieri a Piazza Affari il titolo Enel ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo dello 0,95% a 2,326 euro. Il titolo ha comunque toccato un minimo a 2,282 euro, il più basso da metà agosto 2012.

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Negli ultimi due mesi le azioni Enel hanno perso più del 18% alla borsa di Milano. Secondo Credit Suisse, la riforma energetica spagnola avrà un deciso impatto sull’utile per azione 2014, con una riduzione del 9% rispetto alla precedente stima a 0,3 euro. La banca elvetica ritiene che Enel resta esposta a rischi aggiuntivi nei suoi mercati di riferimento.

Il titolo Enel scambia a 7,7 volte il rapporto p/e 2014, mentre il dividend yield è del 5,11% per il prossimo anno, ovvero al di sotto della media del settore (6%). Secondo Jp Morgan la riforma in Spagna è un’opportunità per vendere le azioni Enel. La banca americana stima un eps 2014 a 0,3 euro, il 10% in meno rispetto alle stime di consenso (0,33 euro), ma le utility più colpite dalla riforma dovrebbero essere Iberdrola e Gas Natural.