In attesa della pubblicazione di una lunga serie di dati macroeconomici americani, attesi questo pomeriggio (tra cui spicca l’indice di fiducia dei consumatori), sul forex il tasso di cambio euro-dollaro resta sopra 1,31 nonostante stamattina le aste di bond spagnoli e italiani abbiano evidenziato un brusco aumento dei rendimenti. Nel caso della Spagna sono cresciuti molto i tassi a 3 e 9 mesi, mentre per l’Italia si è verificato un boom dei rendimenti dei titoli biennali, più che raddoppiati rispetto all’emissione del mese scorso.
Sul forex, però, l’euro ha resistito bene, nonostante alcuni alti e bassi nei confronti delle principali valute. Il cambio euro-dollaro è riuscito anche a salire fino a 1,3150, dove però ha trovato una forte opposizione dei venditori. Attualmente si è formato un micro-supporto a 1,3110, che tiene a galla le quotazioni del cross e consente ai prezzi di restare all’interno della congestione compresa tra 1,3150 e 1,3110.
► CAMBIO EURO-DOLLARO AI MINIMI DA TRE SETTIMANE SOTTO 1,31
Per quanto riguarda, invece, il cambio euro-yen, la volatilità è maggiore. I prezzi sono inizialmente scesi con decisione fin sotto il supporto di 127,30, poi c’è stato un rimbalzo tecnico fino a 128 grazie probabilmente al miglioramento degli indici azionari europei. Tuttavia, nonostante la buona tenuta in questa prima parte della giornata, l’euro è potenzialmente esposto agli attacchi dei venditori sia contro il dollaro americano sia vero lo yen giapponese.
Se il cross euro-dollaro dovesse scendere sotto 1,3110 – 1,31, i prezzi potrebbero allungare verso il basso andando a testare i minimi di ieri posti a 1,3078. A quel punto i venditori potrebbero esercitare una pressione ribassista tale da spingere le quotazioni almeno fino a 1,3050. Può andare ancora in difficoltà il cross euro-yen, che rischia un violento sell-off in caso di perdita decisa del supporto di 127.