Si allungano tempi fusione Fiat – Chrysler

fiat industrial

Il titolo Fiat  ha chiuso la settimana di contrattazioni in borsa a Piazza Affari in maniera molto positiva. L’intera settimana ha avuto dei buoni momenti e l’ultima giornata di contrattazione ha portato il titolo della casa automobilistica torinese a guadagnare lo 0,76%. Il livello delle azioni raggiunge  quindi i 5,315 euro. Per comprare un’azione dell’azienda torinese è necessario versare questa cifra.


Gli investitori snobbano le indiscrezioni stampa che prefigurano un allungamento dei tempi per la scalata al 100% di Chrysler. E’ attesa da molto tempo questa fusione che dovrà portare all’incorporamento dell’azienda americana. Adesso sembra esserci un problema con un fondo americano: il contenzioso verrà risolto da un pronunciamento di un giudice del Delaware. Secondo le informazioni raccolte proprio da Bloomberg, l’orientamento del giudice del Delaware riguardo la controversia legale tra la Fiat ed il fondo Veba inerente il prezzo delle azioni Chrysler sarebbe quello di istruire un processo per dirimere la questione.

I tempi quindi andrebbero ulteriormente ad allungarsi ed una decisione in questo senso andrebbe a stressare ulteriormente gli investitori, che comunque non hanno reagito alle indiscrezioni trapelate. Fiat possiede l’ opzione di acquisto del 3,3% del produttore automobilistico Usa, Chrysler, ed inoltre offre 140 milioni; il fondo Veba invece, espressione del sindacato Uaw, ha tutto un altro tipo di richiesta.

Viene richiesto infatti il versamento di una cifra nettamente superiore, che raggiunge il livello di 343 milioni di dollari. Il gruppo Fiat guidato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne ormai da molti anni, chiuderà l’accordo con un gruppo particolare di banche per l’ottenimento di un finanziamento revolving che dovrebbe aggirarsi intorno all’importo di 2 miliardi di euro.

La cifra in questione servirà proprio a rimpiazzare la linea di credito da 1,95 miliardi di euro che è in scadenza nel luglio del 2014: un’operazione per mettere in sicurezza i conti. Lo stesso amministratore delegato Marchionne è impegnato anche sul fronte del rifinanziamento dell’azienda, cercando di spuntare condizioni più favorevoli rispetto ai tre miliardi di dollari che furono dati a Chrysler nel 2011.