Tuttavia, per puntare sull’elevato tasso di crescita della Cina non è necessario acquistare direttamente obbligazioni o azioni presenti sul mercato cinese, un modo alternativo per farlo è quello di investire in azioni europee facenti capo ad aziende che vantano un’ampia esposizione verso la Cina.
Al riguardo, gli esperti di Morgan Stanley hanno individuato i dieci titoli azionari europei maggiormente esposti verso la Cina, ovvero:
– Antofagasta (rating underweight), che capitalizza 14 miliardi di dollari ed è esposto per il 41% del giro d’affari verso la Cina.
– Aurubis (rating underweight), che capitalizza 2,73 miliardi di dollari e realizza il 41% del fatturato in Cina.
– Boliden (rating equalweight), gruppo svedese che capitalizza 3,9 miliardi di dollari e realizza in Cina il 42% dei ricavi.
– Diageo Semiconductor (rating equalweight), gruppo specializzato nell’information technology che capitalizza circa un miliardo di dollari e realizza in Cina il 78,8% del fatturato.
– Eramel (rating underweight), che capitalizza 2,8 miliardi di dollari, con un’incidenza della Cina per il 41,7% sul fatturato totale.
– Ferrexpo (rating equalweight), società inglese attiva nel settore dei materiali che capitalizza 1,7 miliardi di dollari e realizza in Cina oltre il 60% del suo fatturato.
– Kazakhmys (rating underweight), società del settore dei materiali che capitalizza 2,69 miliardi di dollari e realizza il 41% del fatturato 2013 in Cina.
– London Mining (rating overweight), che capitalizza 250 milioni di dollari e realizza in Cina il 61% dei ricavi.
– Nyrstar Meno (rating overweight), che capitalizza un miliardo di dollari circa e ha un peso del 43% della Cina sul giro d’affari totale.
– Rio Tinto (rating equalweight), che capitalizza 62,2 miliardi di dollari e fattura in Cina il 46,4% dei suoi ricavi.