L’ottimo andamento dei Btp può essere spiegato per lo più con la fiducia che gli investitori continuano a riporre nella moneta unica, che da fine luglio 2012 ha messo a segno uno spettacolare rally su dollaro e yen grazie alle rassicurazioni offerte da Mario Draghi e dalla politica monetaria meno accomodante intrapresa dalla Bce rispetto alle altre grandi banche centrali mondiali (Fed e BoJ in primis). D’altronde, la quotazione dei Btp è in costante miglioramento nonostante la grave crisi economica in corso in Italia, con un mix di recessione ed elevata disoccupazione.
Dopo la rielezione di Giorgio Napolitano a capo dello Stato, che ha scongiurato una pericolosa crisi istituzionale, sul mercato Eurex di Francoforte il future sul Btp ha sfiorato quota 116, registrando così un rialzo superiore al 4,6% da inizio anno. Rispetto a novembre 2011, quando toccò un minimo sotto 87,5 e lo spread volò ai massimi storici a 575 punti, il rally dei Btp ha generato un rendimento del 32%.
► TITOLI DI STATO AREA EURO IN “BULL MARKET”
Il valore medio dei Btp decennali è migliorato in appena 18 mesi di oltre un terzo, mettendo un freno alla spesa per interessi che rischiava di spingere l’Italia verso il default. Ora lo spread è tornato in area 270, ma secondo l’ex direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni (neo-ministro dell’Economia nel governo Letta), dovrebbe tornare a 100 considerando gli sforzi compiuti dall’Italia per risanare i conti pubblici.
► DOMANDA E RENDIMENTO BTP ASTA 29 APRILE 2013
Le quotazioni dei Btp sono sostenute quasi esclusivamente da investitori istituzionali domestici (banche e assicurazioni), anche se iniziano ad arrivare flussi in acquisto da alcuni hedge funds americani. Ancora debole l’interesse degli investitori asiatici. Ad ogni modo il rafforzamento dell’euro, salito sopra 1,32 dollari a inizio maggio e intorno a 130 sullo yen, consente ai Btp di proseguire nel rally: gli analisti ritengono che il future sul Btp possa salire fino a 119 – 120 nelle prossime settimane.