Il momento molto positivo del mercato obbligazionario europeo, favorito dall’eccezionale liquidità presente nel sistema e indirizzata alla ricerca di rendimenti “reali” positivi, sta sostenendo le quotazioni della moneta unica nonostante le indicazioni provenienti dai dati macroeconomici siano tutt’altro che positive. Gli ultimi market mover tedeschi hanno ormai fatto pendere l’ago della bilancia verso un imminente taglio del costo del denaro da parte della Bce, allo scopo di risollevare l’anemica economia dell’eurozona. La Bce taglierà i tassi a maggio secondo Exane Bnp Paribas, anche se qualche broker non è d’accordo.
Ad esempio gli esperti di Unicredit ritengono che il taglio dei tassi sia più probabile a giugno, quando la Bce potrà valutare al meglio anche il risultato definitivo del pil del primo trimestre dell’anno. Questa incertezza sulla decisione dell’Eurotower, attesa per giovedì 2 maggio (ore 13,45), potrebbe creare i presupposti per un repentino incremento della volatilità nei prossimi giorni. Nel frattempo sul forex l’euro ritrova quota 1,31 dollari in attesa di Fed e Bce.
Prima della decisione dell’Eurotower toccherà alla Fed esprimersi sul livello dei tassi negli Stati Uniti, ma non sono attese sorprese con il saggio di riferimento che resterà vicino allo zero. Sul forex il cambio euro/dollaro è salito questa mattina sui top a dieci giorni a 1,3120, su una zona di resistenza molto rilevante. La sensazione è che per il momento non ci siano grandi possibilità di breakout rialzista.
L’eventuale forte aumento della pressione dei venditori potrebbe favorire la discesa del cambio euro/dollaro verso 1,3050 prima e 1,3030 poi in attesa della decisione della Bce. In caso di breakout improvviso di area 1,3120 -1,3130 potrebbe esserci un allungo verso l’alto fino a 1,3150 prima e 1,3180 poi già prima del meeting dell’Eurotower.