Dopo la chiusura di ieri sera di Wall Street in territorio negativo, stamattina la borsa di Tokyo ha registrato un frazionale rialzo nonostante lo yen abbia mostrato una buona tenuta nel corso della sessione asiatica. L’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso con un progresso dello 0,6% a 13.926 punti, aggiornando così i massimi più alti da giugno 2008. In rialzo anche l’indice Topix (+0,7%). In attesa del meeting della Bank of Japan di domani, sul forex lo yen sta rimbalzando grazie soprattutto alle ricoperture di short di breve termine.
Infatti, è molto probabile che gli investitori con un’ottica di breve periodo stiano chiudendo almeno una parte dell’esposizione short sulla moneta nipponica visto che i cambi dello yen non hanno effettuato il breakout ribassista dei minimi di periodo, atteso ormai da diversi giorni. Qualche broker ritiene che dopo i ripetuti tentativi di rompere quota 100 da parte del cambio dollaro/yen, lo spazio per un rialzo del cross rate è ora più limitato.
Il dollaro si avvicina a quota 100 ma senza mai riuscire a superarlo. Ciò sta creando un po’ di nervosismo tra i trader più rialzisti sul cambio Usd/Jpy. A questo punto qualche analista valutario ritiene che ci sia spazio per una correzione almeno fino a quota 98. Stamattina il cambio dollaro/yen è sceso fino a toccare un bottom intraday a 99.
Gli analisti valutari presenti sulle piazze asiatiche non si aspettano nuovi spunti rialzisti dalla riunione della BoJ di domani, ma la politica monetaria del paese del Sol Levante resta così accomodante che difficilmente lo yen non si svaluterà ancora nelle prossime settimane. Lo yen rischia crollo senza freni secondo Soros, ma in un’ottica di medio-lungo periodo. Nel breve, invece, è possibile una correzione dei prezzi: euro/yen potrebbe muoversi tra 129 e 127, mentre dollaro/yen tra 99 e 97,50.