Bene anche la domanda, che è stata di 4,15 miliardi, equivalente ad un rapporto di copertura di 1,66, in aumento rispetto all’1,43 dell’asta di marzo. Il rendimento lordo è stato fissato all’1,167%, in forte calo rispetto all’1,741% del collocamento dello scorso mese.
Sempre questa mattina sono inoltre stati collocati anche BTP€i (BTP indicizzati all’inflazione europea) con scadenza 15 settembre 2023 (Isin IT0004243512) per un ammontare complessivo di 750 milioni di euro, anche in questo caso il massimo della forchetta prestabilita dal MEF, ovvero compresa tra un minimo di 500 e un massimo di 750 milioni di euro.
La richiesta dei titoli ha superato 1,43 miliardi di euro, equivalente ad un tasso di copertura di 1,91, in flessione rispetto al 2,96 registrato in occasione dell’asta di BTP€i dello scorso mese. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,69, pari a un rendimento lordo del 2,65%, con una cedola reale del 2,6%. Nella precedente asta il prezzo di aggiudicazione era stato di 96,41, equivalente ad un rendimento lordo del 3,02%.
Dopo i risultati dell’asta di questa mattina, l’attenzione del mercato si sposta ora sull’asta di BOT semestrali in programma per venerdì prossimo (si veda “dettagli asta BOT semestrali 26 marzo 2013“) e sull’asta di BTP che si terrà il prossimo lunedì (si veda “dettagli asta BTP 29 marzo 2013“).