Nel dettaglio, il gruppo ha chiuso il 2012 con un rosso di 786 milioni, in miglioramento rispetto al risultato negativo per 2,3 miliardi del 2012 ma superiore rispetto alla perdita di 235 milioni di euro stimata in media dagli analisti. Se si esclude l’impatto derivante dagli avviamenti nel settore dell’elettronica per la difesa e sicurezza, relativi a Selex Es (155 milioni) e a Drs (993 milioni), avrebbe registrato un utile di 362 milioni.
Nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2012 gli ordini sono stati pari a complessivi 16,7 miliardi di euro, ossia in flessione del 2,2%, mentre i ricavi sono invece risultati in aumento dell’1% a 17,2 miliardi. In forte miglioramento l’ebitda, che si è portato a 1,08 miliardi di euro rispetto al rosso di 216 milioni dell’anno prima, così come pure è risultato positivo per 89 milioni di euro il flusso di cassa operativo, contro i -358 milioni del 2011. Il portafoglio ordini complessivo al 31 dicembre 2012 è risultato pari a 44,9 miliardi, equivalente a circa due anni e mezzo di produzione.
L’indebitamento finanziario netto a fine 2012 è risultato pari a 3,37 miliardi, sostanzialmente in linea con il dato di fine 2011, pari a 3,44 miliardi. I risultati del 2012, ha sottolineato Finmeccanica, sono in linea con le guidance. Per quanto riguarda il solo quarto trimestre 2012, il risultato netto è stato negativo per 932 miliardi, in miglioramento rispetto alla perdita di 1,9 miliardi di ottobre-dicembre 2011.
Alla luce dei risultati realizzati nel corso del 2012, il Consiglio di amministrazione del gruppo ha deciso di proporre di non distribuire alcun dividendo agli azionisti.
Per quanto riguarda invece l’esercizio in corso, la società prevede ricavi compresi tra 16,7 miliardi e 17 miliardi di euro, un risultato operativo adjusted di circa 1,1 milioni e un flusso di cassa di circa 100 milioni di euro.