Tra i motivi indicati da Credit Suisse a sostegno degli investimenti in Giappone figura la politica monetaria espansiva attuata dalla Bank of Japan e finalizzata a raggiungere il target del 2% dell’inflazione.
Inoltre, secondo gli analisti della banca svizzera, tale politica monetaria espansiva combinata ad un costante aumento della competitività all’estero favorirà la crescita del Pil, stimato all’1,4% nel 2013 e all’1,2% nel 2014.
L’andamento al rialzo del listino di Tokyo sarà inoltre favorito dal gradule spostamento verso il mercato azionario dei patrimoni dei fondi pensione e dei fondi comuni. Attualmente, infatti, i fondi pensione hanno solo il 9,7% dei loro asset investiti in azioni. Gli esperti vedono inoltre un ampio spazio di crescita per gli indici di redditività come il roe (return on equity) e il roic (return on invested capital), che al momento sono la metà di quelli statunitensi. Altri fattori che dovrebbero incidere sul rialzo del mercato azionario giapponese sono il calo dello yen nel corso dei prossimi 12 mesi e il prospettato rialzo dei profitti aziendali.
Gli analisti di Credit Suisse hanno infine indicato i dieci titoli azionari “preferiti”, ovvero: Bridgestone, Hino Motors, Fanuc, Softbank, Canon, Murata Manufacturing, Toshiba, Ms&Ad Insurance, Sumitomo Electric e Mitsui Fudosan.