Il mercato valutario è senza dubbio quello più frizzante in questa fase, caratterizzata da un costante interventismo delle banche centrali. La leva monetaria è lo strumento più in voga del momento: già dopo lo scoppio della crisi finanziaria del 2008 Fed, BoE, Bce e BoJ hanno immesso nel sistema una montagna di liquidità per evitare il peggio, ma allo stesso tempo hanno dato vita a una “guerra valutaria” dove vince chi riesce a svalutare di più la propria moneta. Il Giappone sta facendo la parte del leone.
La recente manovra monetaria della BoJ sta influenzando l’intero sistema finanziario globale, ma soprattutto il forex. Il tasso di cambio euro/dollaro, che rappresenta circa un quarto degli scambi totali sul valutario, non scappa da questa politica di svalutazione competitiva attuata da Giappone e Stati Uniti. Il paradosso è assistere a un apprezzamento dell’euro su dollaro e yen, nonostante i gravi problemi strutturali dell’eurozona e i continui salvataggi ai paesi membri in difficoltà.
► SVALUTAZIONE DELLO YEN DURERA’ ANCORA MOLTO SECONDO UBS
Dopo l’ultima iniezione di liquidità della BoJ, l’euro ha guadagnato quasi il 10% sullo yen ma negli ultimi giorni ha recuperato terreno anche sul dollaro americano. Gli investitori hanno ripreso a comprare attività finanziarie denominate in euro in quanto, nonostante siano più rischiose, presentano i rendimenti più elevati mentre le attività denominate in dollari o yen presentano tassi sempre più schiacciati verso lo zero.
► BLACKROCK VEDE EURO/DOLLARO A 1,20 ENTRO FINE 2013
Il tasso di cambio euro/dollaro è tornato sopra 1,31, anche se il sentiment degli analisti finanziari è al ribasso per i prossimi mesi. Gli esperti di Jp Morgan Private Bank ritengono che l’euro tornerà a indebolirsi nel breve termine sulle attese di un taglio dei tassi della Bce già a maggio. Morgan Stanley ritiene che il cambio euro/dollaro sarà a 1,26 entro fine anno, mentre Société Générale e BlackRock vedono il cambio a 1,20 a fine 2013.