Durante una conferenza alla London School of Economics, il governatore delle Federal Reserve – Ben Bernanke – ha affermato che non esiste alcuna guerra delle valute. In particolare il numero uno dell’istituto di Washington ha sotttolineato che gli Stati Uniti non hanno dato il via a nessuna guerra valutaria, mettendo in campo misure di politica monetaria espansive. Bernanke ha dichiarato che molte banche centrali di paesi sviluppati non stanno utilizzando strategie di politica monetaria accomodanti per svalutare la propria valuta, ma stanno mantenendo tassi bassi per rilanciare la crescita.
Secondo Bernanke, molti paesi stanno “appropriatamente” perseguendo politiche di allentamento monetario nonostante si creano i presupposti per un deprezzamento della propria valuta. Insomma, secondo Bernanke la svalutazione competitiva non è un obiettivo delle banche centrali. Il governatore della Fed ritiene che finora le banche centrali hanno adottato misure corrette per sostenere la crescita e garantire la stabilità dei prezzi.
► EURO E’ SPACCIATO SECONDO SAXO BANK
Intanto ieri sul forex il dollaro americano ha toccato nuovi massimi di periodo sull’euro, che ieri è stata la valuta di gran lunga più venduta sui mercati internazionali. Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso fino in area 1,2830, toccando il minimo più basso degli ultimi 4 mesi. Il sentiment di avversione al rischio ha fatto scattare forti coperture sui carry trade sullo yen, che ha sperimentato un maxi-rimbalzo.
► COME FUNZIONANO I CARRY TRADE SULLO YEN
Wall Street chiude in negativo, in scia all’incertezza sui mercati europei. Secondo Mary Beth Bartles, strategist di BofA Merrill Lynch, il rialzo dell’indice S&P500 proseguirà a meno che i prezzi non tornino al di sotto di quota 1.530 punti. Dai minimi del 2009 il mercato americano è salito del 130%, registrando la sesta miglior performance ciclica dal 1929.