Falsa partenza per mercati europei, che accusano il colpo derivante dall’incertezza sul salvataggio di Cipro e dalla debolezza dei dati macroeconomici provenienti dai due principali paesi dell’area euro. Infatti, stamattina il dato flash del Pmi manifatturiero tedesco ha evidenziato a marzo un calo a 48,9 punti dai 50,3 punti di febbraio. Il ritorno sotto quota 50 indica una fase di contrazione dell’attività economica. In forte calo anche il settore dei servizi, con i nuovi ordini dimnuiti per la prima volta quest’anno a causa della debolezza della domanda proveniente dal Sud Europa.
Molto negativi anche i dati francesi. Per quanto riguarda l’intera area euro, l’indice Pmi manifatturiero è sceso a marzo a 46,6 punti dai 47,9 punti del mese precedente. Il dato è inferiore alle stime degli analisti, che si aspettavano un leggero miglioramento a 48,2 punti. In calo anche l’indice Pmi composito di marzo a 46,5 punti dai 47,9 punti di febbraio.
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I dati macro europei molto negativi hanno condizionato finora l’andamento dei listini azionari, che ieri avevano invece mostrato una buona tenuta. Sul forex l’euro ha perso terreno contro le principali valute. Il tasso di cambio euro/dollaro è tornato in area 1,2880, quando invece ieri pomeriggio era riuscito a salire fino a 1,2980 circa. Pesanti vendite sul cambio euro/yen, che passa da 124,50 a 122,80 circa.
► CIPRO DICE NO A PIANO ANTI-DEFAULT
Il clima di incertezza e di avversione al rischio sta riportando in auge la divisa nipponica, in attesa di capire se il piano B di Cipro sarà approvato o meno dal Parlamento cipriota. La nuova proposta formulata da Nicosia è il prelievo forzoso sui depositi bancari superiori ai 100mila euro. Se anche il piano di emergenza fallirà, allora Cipro potrebbe finire in default e probabilmente uscire anche dall’euro.