Sarà dunque molto importante la reazione ai test sul mercato casalingo, quello europeo, e proprio questo stanno attendendo i dealer.
Nello stress test, sulle 91 banche prese in esame, solo sette non lo hanno superato.
Va detto però che secondo alcuni le condizioni del test sono troppo estreme, anche se è stato evidenziato che i problemi debitori di alcuni paesi ci sono ancora e questo potrebbe pesare sull’euro.
Prima dell’apertura dei mercati europei, l’euro trattava a 1,2916/20 dollari, in rialzo dello 0,12%. Si individua un primo supporto a quota 1,2870, ed una resistenza a 1,2930.
Ricordiamo che solamente il mese scorso, l’euro si era portato a quota 1,19 dollari, toccando i minimi dal 2006, ma poi c’è stata una forte reazione che settimana scorsa ha portato la moneta unica fino oltre quota 1,30.